Il decreto Lavoro dovrebbe prevedere un nuovo taglio di 4 punti percentuali del cuneo fiscale per il periodo luglio-dicembre 2023. Di conseguenza, per le retribuzioni lorde fino a 25.000 euro la riduzione dei contributi a carico dei lavoratori sarà pari a 7 punti complessivi (4 + 3 punti già previsti dalla legge di Bilancio 2023). Nella fascia 25.000-35.000 euro la riduzione sarà fino a 6 punti totali (4 + 2 già previsti).
Controlli e compliance dell’Inps Italia Oggi
• La bozza del decreto Lavoro, approvato dal Consiglio dei ministri il 1.05.2023, prevede il potenziamento dei poteri di controllo dell’Inps: gli accertamenti d’ufficio potranno basarsi sulla consultazione di banche dati non solo dello stesso istituto, ma anche di altre pubbliche amministrazioni.
Durante la verifica l’Inps potrà invitare i contribuenti, di persona o tramite rappresentanti, per fornire dati ed elementi, ovvero a correggere eventuali anomalie entro 90 giorni, procedendo al versamento dei contributi, con una sanzione del 2,75% annuo, entro 30 giorni.
• È prevista, inoltre, un’ulteriore opportunità per i contribuenti che decidono di restare inattivi e per i quali ci sarà il perfezionamento dell’accertamento: il pagamento integrale dell’importo dovuto, entro 40 giorni, con applicazione di sanzioni ridotte del 50% (entro lo stesso termine, inoltre, il contribuente potrà inoltrare domanda di dilazione).
Riforma del reddito di cittadinanza Il Sole 24Ore
• L’ultima bozza del D.L. Lavoro datata 1.05.2023 stabilisce che dal 1.01.2024 verranno cancellati il reddito e la pensione di cittadinanza, sostituiti da 3 strumenti:
o assegno di inclusione per il sostegno contro la povertà di nuclei con disabili, minori, over60, che riceveranno importi analoghi (500 euro di sussidio moltiplicato per la scala di equivalenza più un contributo all’affitto di 280 euro al mese) per una durata di 18 mesi, rinnovabile per periodi di 12 mesi, dopo uno stop di 1 mese;
o nucleo familiare composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza: il sussidio è fino a 630 euro mensili (moltiplicati per la scala di equivalenza) con 150 euro di contributo all’affitto;
o dal 1.09.2023 debutta lo Strumento di attivazione, che prevede l’erogazione di 350 euro mensili per un massimo di 12 mesi mentre si partecipa a progetti formativi, di qualificazione o riqualificazione professionale, orientamento.
• Per l’assegno di inclusione sono necessari i requisiti seguenti: residenza in Italia da almeno 5 anni; Isee di 9.360 euro; reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicati per la scala di equivalenza; valore del patrimonio immobiliare come definito ai fini Isee (diverso dalla casa di abitazione, di valore ai fini Imu non superiore a 150.000 euro), non superiore a 30.000 euro; non si devono possedere navi, imbarcazioni, autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc.
• La richiesta va fatta on line all’Inps; è obbligatoria l’iscrizione al Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa e la sottoscrizione di un patto di attivazione digitale, autorizzando la trasmissione dei dati relativi alla domanda ai centri per l’impiego, alle agenzie per il lavoro e agli enti autorizzati all’attività di intermediazione.
• In caso di avvio di un’attività di lavoro dipendente da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell’erogazione dell’assegno di inclusione, il maggior reddito da lavoro percepito non concorre alla determinazione del beneficio economico entro il limite massimo di 3.000 euro lordi annui.
Se l’offerta di lavoro riguarda un rapporto di lavoro di durata compresa tra 1 e 6 mesi, l’assegno di inclusione è sospeso d’ufficio per la durata del rapporto di lavoro.
Bonus retributivo per assunzione di Neet Il Sole 24Ore
• Il decreto Lavoro, approvato dal Consiglio dei ministri il 1.05.2023, dovrebbe introdurre un contributo agganciato alla retribuzione dei lavoratori neoassunti che presentano i seguenti 3 requisiti concomitanti:
1) non abbiano ancora compiuto 30 anni;
2) non lavorano e non sono inseriti in corsi di studi o di formazione;
3) risultano iscritti al Programma operativo nazionale “Iniziativa occupazione giovani”.
• Il contributo spettante al datore di lavoro è pari al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali e riguarda le assunzioni effettuate dal 1.06.2023 al 31.12.2023.
Novità del disegno di legge in materia di lavoro Il Sole 24Ore
Nel disegno di legge in materia di lavoro, esaminato dal Consiglio dei ministri il 1.05.2023, è contenuta una serie di semplificazioni e chiarimenti molto specifici.
• In caso di dimissioni, se l’assenza ingiustificata è protratta oltre il termine previsto dal contratto collettivo applicato al rapporto di lavoro o, in mancanza di previsione contrattuale, superiore a 5 giorni, il rapporto si intende risolto per volontà del lavoratore.
• Il periodo di prova nel rapporto di lavoro a tempo determinato dovrà essere pari a un giorno di effettiva prestazione per ogni 15 giorni di calendario e, in ogni caso, non può essere inferiore a 2 giorni.
• In materia di somministrazione di lavoro, sono stati eliminati i limiti percentuali relativi alle assunzioni con il contratto di apprendistato in regime di somministrazione e quelli quantitativi in caso di somministrazione a tempo indeterminato di specifiche categorie di lavoratori.